Alberto Cavallari, 1.9.1927-20.7.1998, Single of the Day
Con te siamo fuggiti dalle ristrettezze del pensiero e corsi verso l’illusione. Grazie professore!
“Ma la notte era nera come l’inchiostro, sbagliò la strada che conduceva al pavillon, finì in un intrico di cespugli, si punse, urtò contro gli alberi, cadde, perse il cappello, non riuscì a trovarlo, uscì a fatica dalle macchie, tornò alla casa, prese un altro cappello, uscì di nuovo, con una lanterna poté raggiungere la scuderia ordinando che si attaccasse. Mentre arrivavano Sasa, Dusàn, Varvara, Tolstoj tremava sempre, temeva l’inseguimento. Poi, finalmente, fu la partenza in direzione di Jàsenki, Scokino.” (da La fuga di Tolstoj – Garzanti)